COMPLICANZE DEL TRAPIANTO RENALE

Il trapianto renale è oggi considerato il trattamento di scelta per l'insufficienza renale cronica in fase terminale, poiché offre una maggiore sopravvivenza e qualità della vita rispetto alla dialisi, ossia la depurazione del sangue ottenuta artificialmente.

Le due tecniche chirurgiche principalmente utilizzate sono:

1) TECNICA DI LICH-GREGOIR: anastomosi uretero-vescicale sopraiatale con sistema antireflusso eseguita per via extravescicale

2) TECNICA DI POLITANO- LEADBETTER: anastomosi uretero-vescicale per via transvescicale 

N.B. Occorre ricordare che, se dovesse verificarsi una qualche difficoltà durante l'intervento (dovuta a obesità, fibrosi e aderenze, retrazione vescicale, malposizionamento renale, ecc.) occorre eseguire immediatamente l'anastomosi pielo-ureterale (o uretero-ureterale sottopielica).

Tuttavia, questa tecniche non sono scevre da complicanze, sia mediche che chirurgiche. Queste complicanze non causano la perdita del trapianto, ma possono essere alla base di un'importante morbilità.

COMPLICANZE CHIRURGICHE

Le complicanze chirurgiche sono soprattutto urinarie, e sono dovute a:

- malfunzionamento dell'uretere trapiantato

- cattiva realizzazione operatoria dell'anastomosi uretero-vescicale (ferita vescicale o allentamento della sutura mucosa)

Le complicanze chirurgiche sono principalmente:

- infezione

- ritardo di cicatrizzazione

(Si ricorda infatti che le complicanze avvengono in un contesto di immunosoppressione).

- complicanze urinarie

Fattori di rischio del ricevente:

- sesso maschile

- razza afroamericana

Tempo di comparsa delle complicanze urinarie:

- Primo mese post-operatorio: fistole e ostruzioni dell'anastomosi uretero-vescicale

- Anni: stenosi ureterale e reflusso vescico-ureterale

Prevenzione:

- anastomosi pielo-ureterale

- sonda a doppia J

. uso di uretere corto del trapianto

- conservazione del tessuto cellulopadiposo tra rene e uretere