L'EPIFISI

E' chiamata anche "ghiandola pineale" perché ha la forma di una pigna ed è localizzata al centro dell'encefalo, esattamente a livello della parete posteriore del III ventricolo. Anatomicamente fa parte dell'EPITALAMO (assieme a trigono dell'abenula, stria midollare e commessura posteriore), la struttura che si trova al di sopra dell'ipotalamo.

L'epitalamo si trova, come già detto, nella porzione posteriore del III ventricolo e svolge le seguenti funzioni:

- percezione olfattiva (ed è coinvolto nella rievocazione dei ricordi tramite l'olfatto)

- senso della fame e della sete

- comportamento

- produzione di liquor cefalo-rachidiano, il liquido nutritizio del sistema nervoso centrale

L'epifisi, in quanto costituente dell'EPITALAMO, fa parte del DIENCEFALO, che assieme al TELENCEFALO costituisce la massa cerebrale. E' una ghiandola ENDOCRINA circondata da una capsula connettivale da cui partono setti che la dividono in lobi, come succede alla maggior parte delle ghiandole rivestite da capsula.

E' in contatto, tramite le sue fibre nervose e i PEDUNCOLI EPIFISARI, con le strutture nervose adiacenti e con il ganglio cervicale superiore, da cui partono fibre simpatiche.

E' irrorata dalle arterie coroidee posteriori, provenienti dalla cerebrale posteriore.

E' inoltre costituita da due tipi di cellule:

- cellule gliali o interstiziali 

- pinealociti che producono la MELATONINA

Le cellule gliali si alternano a MACROFAGI, mentre i pinealociti hanno una forma stellata o dendritica (cioè composta da prolungamenti).

La melatonina, ptrodotta dai pinealociti, è un ormone sensibile alla quantità di luce esterna: viene secreta a partire dal tramonto e i suoi livelli diventano massimali di notte, al buio. La melatonina è chiamata "ormone del sonno" poiché induce la sonnolenza.

Il processo di formazione della melatonina può andare incontro a modifiche quando il ritmo sonno-veglia del soggetto subisce delle variazioni o quando cambiano le fasi di buio e luce, ad esempio per il jet-leg o per l'abitudine moderna di passare molte ore anche serali davanti al lo schermo luminoso del computer o in stanze ben illuminate: la melatonina non viene più prodotta o non viene prodotta a livelli massimali e per questo può insorgere insonnia, a meno che l'ormone non venga somministrato tramite integratori.

La melatonina presenta anche un'altra funzione: è coinvolta nella secrezione di GnRH (Gonadotropin Releasing Hormon), il fattore di rilascio per le gonadotropine (FSH e LH). Il GnRH è prodotto dall' ipotalamo e ha il suo bersaglio nell'ipofisi, la ghiandola deputata alla produzione di LH e FSH. Entrambi hanno i loro bersagli a livello delle ghiandole che secernono ormoni sessuali. La melatonina svolge un'azione di inibizione sulla secrezione di GnRH, con il risultato che bassi livelli di melatonina portano ad una pubertà precoce. Ecco una delle ragioni per cui il sonno profondo dei bambini va man mano riducendosi col progredire della pubertà (anche se alla base vi è anche una riduzione progressiva di ormone della crescita o GH), o perché la carenza di sonno provoca nei bambini un aumento dei casi di pubertà precoce. L'epifisi, per via dei suoi contatti con l'ipofisi (o ghiandola pitutaria), l'organo bersaglio dei fattori di rilascio ipotalamici, svolgerebbe il ruolo di inibizione anche attraverso diretto contatto con la ghiandola.

Per produrre melatonina, l'epifisi riceve informazioni dalle cellule gangliari retiniche, a contatto con l'ipotalamo, altro organo deputato al controllo del ritmo sonno-veglia. Un altro organo coinvolto nel processo è il TRONCO ENCEFALICO, dove sono presenti centri del sonno che si attivano improvvisamente - a differenza della melatonina che invece è prodotta gradualmente - e che sono responsabili del "colpo di sonno" quando si sta in piedi per molte ore della notte. Ipotalamo e tronco encefalico sono collegati dal fascio prosencefalico mediale.

Dopo che l'impulso retinico ha raggiunto questa sezione dell'encefalo, passa al MIDOLLO SPINALE e poi al GANGLIO CERVICALE SUPERIORE, che è in contatto con l'epifisi. Afferenze vengono inviate anche al CERVELLETTO (TENTORIO).

La melatonina ha come precursore la SEROTONINA (5-idrossi-triptamina), l'ormone della felicità. Ecco perché gli stati depressivi inducono insonnia. Nel processo di secrezione sono coinvolte anche le endorfine, che sono i cosiddetti "oppioidi endogeni" responsabili della sensazione di calma e di felicità all'interno dell'organismo. Se mancano, oltre all'ansietà, aumenta anche la percezione del dolore di qualsiasi tipo. La serotonina è trasformata in melatonina dall'enzima HIOMT (idrossi-indolo-ossi-metil-transferasi).

La serotonina può essere a sua volta prodotta dal TRIPTOFANO, un aminoacido essenziale contenuto in alcuni alimenti fra cui il latte, per questo bere un bicchiere di latte prima di andare a letto agevola il sonno.

La ghiandola pineale va facilmente incontro a CALCIFICAZIONI, che secondo alcuni autori, sarebbero responsabili della graduale diminuzione di sintesi di melatonina con l'età, e quindi della diminuzione della qualità del sonno nell'adulto rispetto a quella del bambino.Secondo altri autori, e come già accennato, la ragione sarebbe una ridotta produzione di GH (ormone della crescita), ormone responsabile di un sonno profondo e riposante che viene prodotto in grandi quantità durante l'infanzia e modeste dopo i vent'anni.

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