OSTEOARTROSI

E’ una malattia degenerativa dell’osso e della cartilagine articolare delle diartrosi, ma ha in sé anche una componente flogistica.

Colpisce più frequentemente le donne anziane.

L’infiammazione causa dolore alle articolazioni (che aumenta man mano che la malattia diventa più grave) e deformità; la degenerazione parte dalla cartilagine e dall'osso subcondrale e causa invece rigidità articolare e impossibilità di svolgere alcuni movimenti.

Diagnosi differenziale con la spondilite anchilosante

1) La spondilite non presenta calcificazione cartilaginea.
2) Nell’osteoartrosi il margine superiore e quello inferiore dell’articolazione non si fondono mai (benché la rima articolare si assottigli), mentre nella spondilite sì.
3) Nell’osteoartrosi c’è coinvolgimento della membrana sinoviale, perciò la manovra di Wasserman produce dolore.
4) Nell’artrosi il paziente ha dolore durante il movimento a causa di accumulo di liquidi mentre nella spondilite anchilosante la rigidità è l’elemento dominante, non tanto il dolore.
5) L’osteoartrosi è oligoarticolare o monoarticolare e non sistemica.

PATOGENESI

La cartilagine articolare disperde lo stress durante il movimento dell’articolazione, evitando che le superfici ossee urtino fra di loro, favorendone lo scorrimento e limitando l' attrito. Tuttavia, questa cartilagine può ledersi in seguito a infiammazioni o traumi. Durante l'infiammazione vengono prodotti enzimi che degradano la matrice e i proteoglicani da cui è composta. La matrice tenta di riorganizzarsi depositando altri proteoglicani, ma questi trattengono acqua che causa edema e tumefazione.

ARTROSI PRIMARIA (idiopatica)

Può essere localizzata (mani, piedi, rachide, ginocchio, anca) o generalizzata.
I primi segni di artrosi si notano alle mani: NODI DI HEBERDEN alle articolazioni interfalangee prossimali, NODI DI BOUCHARD alle interfalangee distali.

ARTROSI SECONDARIA

Si sviluppa in seguito ad alterazioni ossee e/o articolari quali:

- traumi e fratture: un microtrauma, ad esempio, facilita l'artrosi del ginocchio

- patologie infettive

- patologie endocrine e genetiche (lussazione anca, ginocchio varo o valgo)

- interventi chirurgici (protesi, ecc.)

- malattie metaboliche: i diabetici scompensati e chi soffre di ipercolesteromia possono avere artrosi precoce.

- fumo: causa un'infiammazione sistemica

DIFFERENZE TRA ARTRITE E ARTROSI

In pratica sono sinonimi, ma nell’artrite è predominante il fenomeno infiammatorio, nell’artrosi la degenerazione.

CARATTERISTICHE

Il disturbo comincia lentamente intorno a 45 anni ma diventa sintomatico solo intorno ai 70 anni (in alcuni casi, specie nell’artrosi precoce o secondaria, può dare sintomi anche fra 45-55 anni).
Nella forma senile (>70 anni) è l’anca ad essere principalmente coinvolta nell’uomo, le articolazioni interfalangee e il ginocchio nella donna.

Quadro clinico:

1) Dolore intenso avvertito soprattutto durante il movimento dell’articolazione e proporzionalmente allo sforzo fatto; si attenua o scompare col riposo.

E’ dovuto a:

- presenza di osteofiti che stirano le terminazioni nervose periostali

- infiammazione della sinovia

- spasmo dei muscoli peri-articolari

- distensione della capsula

- stiramento del legamento

2) Rigidità articolare per 10-20 minuti dopo il risveglio.

ESAME OBIETTIVO

Dolore evocato dalla pressione di determinate zone o punti colpiti dall'infiammazione; tumefazione ossea; riduzione del movimento a causa del dolore e delle deformità; rumori di scroscio alla mobilizzazione passiva degli arti; ipotrofia dei muscoli per diminuzione dell’uso dell’articolazione.

Reperti radiologici:

- erosione e fissurazioni verticali della cartilagine nelle zone soggette ad un maggiore carico

- proliferazione di nuova cartilagine per compensare le perdite (riparazione intrinseca o estrinseca), ma con eccessiva deposizione di proteoglicani, che trattengono acqua

- osso subcondrale eburneo ed ulcerato

- presenza di osteofiti (speroni ossei) marginali

- presenza di geodi

Agli esami di laboratorio:

- aumento degli indici di flogosi.

TERAPIA

- FANS e antinfiammatori steroidei

- Infiltrazione di corticosteroidi e anestetici locali

- ginnastica e stretching.

FATTORI DI RISCHIO:

1) età

2) sesso femminile

3) razza bianca

4) fattori genetici

5) malattie delle ossa o della cartilagine (portano osteoartrosi secondaria)

ARTROSI DEL DISCO

Il disco intervertebrale è formato da un nucleo polposo avvolto da un anello fibroso.
Nelle artrosi del disco l’anello fibroso si schiaccia, e la colonna vertebrale si abbassa.
Se la pressione sull’anello fibroso aumenta, il nucleo polposo si ernia e può comprimere il nervo sciatico dando difficoltà a camminare.

Fonte:

"Osteoartrosi", Presentazione Power Point di lezione di Reumatologia, Scuola di Scienze della Salute Umana, Università degli Studi di Firenze.