LE SUTURE

La sutura (o "sutura chirurgica") è una tecnica chirurgica il cui intento è facilitare la cicatrizzazione delle ferite avvicinandone i lembi tramite cucitura con ago e filo. Nel linguaggio corrente si dice anche "mettere i punti".

Le ferite possono guarire per "prima intenzione" o per "seconda intenzione". Nel primo caso la ferita non infetta presenta lembi in stretto contatto fra loro, senza interposizione o perdita di sostanza, per cui la cicatrizzazione è più rapida. Nel secondo caso vi è perdita di sostanza o distanza tra i lembi della ferita, per cui la guarigione è più lenta e vi è maggior rischio di infezione.

La sutura ha lo scopo di permettere una guarigione per prima intenzione a ferite con perdita di sostanza e/o lembi distaccati, onde:

- ridurre i tempi di guarigione

- evitare una contaminazione batterica

- esercitare un effetto emostatico

per cui è riservata solo a particolari tipi di ferite più gravi e più profonde oppure (è il caso degli organi interni) situate vicino a potenziali focolai di infezione. Le ferite superficiali non hanno bisogno di sutura. Si suturano invece:

- lacerazioni

- ferite profonde e con ampia perdita di sangue

- ferite su regione necrotica

Anche dopo la suturazione, la ferita va detersa regolarmente per evitare la contaminazione batterica della sutura, il che porterebbe a una deiscenza della sutura stessa. Questa evenienza non è tanto grave nelle suture degli strati superficiali quanto nelle suture delle valvole cardiache o dei vasi sanguigni o del peritoneo. Se avviene deiscenza o cedimento di una sutura a livello addominale, come nel caso di una sutura in seguito a intervento di laparotomia, si può creare un'ernia chirurgica nota come "laparocele", cioè un'ernia creata all'interno di una cicatrice chirurgica.

Altre condizioni che possono creare problemi sono rappresentate da:

1) FATTORI CHE RITARDANO LA CICATRIZZAZIONE DELLA FERITA:

- cortisonici

- immunodepressione

- diabete

- alcolismo

2) DROGHE

3) USO DI ANTICOAGULANTI

4) TABAGISMO

Più raramente la deiscenza della sutura può avvenire per rottura del filo o scarsa esperienza da parte del chirurgo, anche se talora può capitare che in seguito a movimenti bruschi, inconsulti o colpi di tosse avvenga lo strappamento dei punti di sutura.

La sutura oggi può essere ottenuta anche attraverso altre tecniche che non l'uso di ago e filo: clip metalliche, cerotti o strisce di tessuto bovino. Queste ultime tecniche vengono utilizzate per particolari tipi di ferite, ad esempio le clip metalliche vengono utilizzate per la sutura di organi interni. Sono inoltre disponibili suturatrici meccaniche, alcune delle quali possiedono sia la funzione di taglio che di sutura.

Esistono anche diverse tecniche di sutura manuale con ago e filo. In ogni caso, bisogna ricordare che:

- prima della suturazione, la ferita va ben medicata

- i lembi vanno avvicinati delicatamente per evitare che i tessuti vengano tirati

- i punti non devono essere strettamente allineati, onde evitare di creare cicatrici sopraelevate  

- non deve essere comunque lasciato spazio fra i lembi 

- il punto di entrata e di uscita del filo devono sempre essere simmetrici

La sutura manuale si esegue con:

- filo di sutura legato ad ago uncinato (ricurvo) o retto: l'ago ricurvo è più resistente

- porta-aghi

- pinze

- forbici 

I fili possono essere di natura differente: di tessuto vegetale, animale oppure sintetico

Si dividono in RIASSORBIBILI (per via enzimatica) e NON RIASSORBIBILI (per via idrolitica).

I materiali più usati per i fili di sutura sono costituiti da:

- catgut (naturale riassorbibile)

- seta o cotone (naturale non riassorbibile)

- acido poliglicolico (sintetico riassorbibile)

- poliamide o poliesteri (sintetico non riassorbibile)

Possono essere utilizzati inoltre suture :

- monofilamento

- multifilamento

- a filamento intrecciato

- a filo rivestito 

- a filo non rivestito

Il calibro è variabile e si basa su misure standard europee o americane. Nella scelta del tipo di filo da utilizzare bisogna tenere conto di:

- tempi di guarigione

- spessore del tessuto

- resistenza del filo

Tipi di sutura

1) continua:

- a sopraggitto

- di Mac Milan-Donati

- a materassaio

- incavigliata

- intradermica

2) interrotta o a punti staccati: più utilizzata soprattutto per gli strati più profondi perché, come già detto, permettono una guarigione di prima intenzione senza dare eccessiva tensione ai tessuti:

- semplice

- a U

- a X

- a 8

- evertente

- di Mac Milan-Donati

Ancora possono essere:

1) a tutto spessore 

2) a spessore parziale

a seconda dei piani coinvolti.

Oppure possono essere:

1) in opposizione

2) introflettenti 

3) estroflettenti 

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